Saturazione di ossigeno pulsossimetro

Emoglobina bassa

Saturazione di ossigeno pulsossimetro

In caso di malattie polmonari ed altre problematiche può subire un calo la percentuale di eritrociti che trasporta quantità fisiologiche di ossigeno con effetti sul livello della saturazione di ossigeno da monitorare con il pulsossimetro. Per una rapida indicazione dei livelli di saturazione ematica si può adoperare un dispositivo di facile impiego come l’ossimetro da dito che emette una luce da un lato del dito, mentre sul lato opposto la luce in uscita viene misurata con un rilevatore, si ottiene così una stima della concentrazione di ossigeno a livello ematico in quanto gli eritrociti saturi assorbono e riflettono la luce in modo diverso rispetto alle cellule non sature: i globuli rossi che contengono ossigeno appaiono di colore rosso brillante invece se non sono saturi di ossigeno assumono una colorazione bluastra. Il pulsossimetro è un test non invasivo che richiede l’introduzione di un dito della mano, di un dito del piede oppure di un orecchio nel dispositivo per ottenere la misurazione della quantità di rosso del sangue pulsante attraverso il dito che riflette una luce rossa: più il sangue è rosso maggiore è la saturazione di ossigeno. Si ottiene così la misurazione dell’emoglobina e si rileva la percentuale di saturazione media, in presenza di un valore di 90% si evidenzia un calo della concentrazione di ossigeno a livello ematico.

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Le conseguenze dei bassi valori di saturazione

saturazione di ossigeno pulsossimetro

saturazione di ossigeno pulsossimetro

Quando l’ossigenazione del sangue scende sotto il range dei valori normali si certificano dei livelli critici per la stessa salute del soggetto che può risentire di diversi sintomi quali: affanno, confusione, cefalea, agitazione. Per fornire continuamente ossigeno alle cellule del corpo ed ai diversi tessuti devono regolarmente verificarsi dei passi essenziali, per cui l’aria che si respira deve contenere abbastanza ossigeno, successivamente i polmoni devono poter respirare aria ossigenata ed esalare il biossido di carbonio, a sua volta il sistema cardiocircolatorio deve essere in grado di far arrivare sangue ai polmoni, prendere l’ossigeno e distribuirlo nei vari distretti anatomici.

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