Category Archives: Emoglobina glicosilata

Emoglobina glicosilata; quando si può definire alta, quali sono i valori normali e un focus sulla tipologia hba1c.

Emoglobina glicata memoria metabolica

Emoglobina glicata memoria metabolica

I soggetti diabetici per non andare incontro a complicanze gravi devono seguire un approccio farmacologico e dietetico capace di abbassare l’emoglobina glicata il più precocemente possibile per impedire che aumenti nel tempo attivando la cosiddetta memoria metabolica, nota anche come “memoria di danno”,  per segnalare le conseguenze negative dei valori di glicemia mantenuti troppo alti per lungo tempo. Per danneggiare l’organismo o solo il comportamento di una cellula sono sufficienti anche poche settimane di glicemia elevata che possono avviare un meccanismo di danno prolungato. Tra le conseguenze della memoria metabolica ci sono possibili alterazioni a carico delle proteine presenti nei mitocondri, ovvero degli organelli intracellulari che costituiscono la fonte energetica dell’organismo, nello specifico il glucosio in eccesso che si concentra a livello ematico va a legarsi con le proteine mitocondriali inducendo la produzione di radicali liberi, di sostanze ossidanti che possono provocare danni dei tessuti, in particolare si creano delle compromissioni dell’endotelio, ossia del tessuto di rivestimento dei vasi e le beta cellule che producono insulina. A causa del legame con lo zucchero le proteine mitocondriali producono un gran numero di radicali liberi anche se i livelli della glicemia risultano normali, una condizione che può causare nei soggetti diabetici l’insorgenza di complicanze legate al danno vascolare. Continue reading

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Misurazione dell’emoglobina glicosilata in evoluzione

Novità sulla misurazione dell’emoglobina glicosilata

Misurazione-dell'emoglobina-glicosilata-in-evoluzione

Misurazione-dell’emoglobina-glicosilata-in-evoluzione

Qualsiasi soggetto diabetico ha fra le sue priorità la misurazione
dell’emoglobina glicosilata, specifico valore del sangue fondamentale per la corretta valutazione della media glicemica degli ultimi tre mesi, così da apportare eventuali variazioni alla terapia portata avanti se necessarie. Infatti mediante la misurazione dell’emoglobina glicosilata, viene monitorato con certezza l’equilibrio glicemico nei soggetti diabetici ma, volendo, anche nei soggetti che non soffrono di patologie particolari ma vogliono tenere sotto controllo il loro stato di salute. Coloro i quali dipendono dalla terapia insulinica, debbono effettuare la misurazione dell’emoglobina glicosilata ogni tre mesi, mediante un comunissimo prelievo di sangue venoso a digiuno. Proprio per questa frequenza di controllo, è comprensibile come, soprattutto per i bambini, questo appuntamento non sia dei più graditi, per questo si è lavorato con impegno per ideare una nuova tecnica di misurazione dell’emoglobina glicosilata. Essa è effettuata tramite sangue capillare, cioè utilizzando una piccola goccia di sangue estratta da un dito mediante il classico pungidito che i bambini già usano quotidianamente per misurare il livello della glicemia. Continue reading

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Rischio cardiovascolare: non dipende dall’emoglobina glicata

Nessun collegamento tra cuore ed emoglobina glicata

Rischio-cardiovascolare-non-dipende-dai-valori-di-emoglobina-glicata

Rischio-cardiovascolare-non-dipende-dai-valori-di-emoglobina-glicata

Un nuovo studio effettuato di recente ha eliminato qualsiasi connessione tra rischio cardiovascolare e valori di emoglobina glicata nel sangue. La ricerca hapreso in analisi addirittura trecentomila adulti sani ed ha evidenziato cheunendo a fumo e colesterolo alto (principali fattori di rischio per la salute cardiaca) anche informazioni precise sul valore dell’emoglobina glicata, non si hanno maggiori riscontri riguardo il rischio cardiovascolare. Praticamente lo scopo degli studiosi era quello di verificare se l’aggiunta di notizie certe sui valori di emoglobina glicosilata alle percentuali dei più classici fattori di rischio cardiovascolare, potesse migliorare la previsione del rischio di malattie
cardiovascolari. Purtroppo i risultati dell’analisi realizzata non confermanotale teoria: aggiungere informazioni sull’emoglobina glicata non aumenta la capacità di prevedere un rischio cardiovascolare. E non è tutto: le informazioni sull’emoglobina glicosilata non migliorano nemmeno la
previsione riguardante i pazienti già a rischio cardiovascolare. Continue reading

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La cannella, rimedio utile contro l’emoglobina alta

La cannella riduce i livelli di emoglobina

La-cannella,-rimedio-utile-contro-l'emoglobina-alta

La-cannella,-rimedio-utile-contro-l’emoglobina-alta

Varie ricerche empiriche hanno provato che l’assunzione costante e regolata di cannella riduce i livelli di emoglobina glicata nel sangue, in sole dodici settimane! Ridurre i livelli di emoglobina glicata nel sangue è vitale in pazienti diabetici, in quanto in concentrazioni elevate tende a perdere la sua fisiologica funzionalità di trasporto dell’ossigeno ai tessuti producendo effetti contrari e devastanti. Una tazza d’infuso di cannella è quindi un vero toccasana per chi presenta tale alterazione, il più delle volte spia della presenza di diabete. La cannella fa pensare ai tradizionali bastoncini aromatici intensi e caratteristici, molto utilizzati per condire piatti sia dolci che salati. Come già evidenziato, le proprietà salutistiche della cannella sono molte e varie: oltre a tenere a bada i livelli di emoglobina in circolo nel sangue, la sua corteccia ad esempio ha un potere altamente antiossidante, inoltre favorisce la funzione digestiva e supporta il metabolismo dei carboidrati. Quest’ultimo è un parametro molto importante da tenere sotto controllo, in quanto ad una sua alterazione consegue un rischioso accumulo di grassi, soprattutto a livello addominale, una delle cause principali provocanti il diabete. Continue reading

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Emoglobina glicosata alimenti che possono abbassarla

Emoglobina glicosata alimenti utili per i diabetici

Grazie ai risultati di diverse ricerche è emerso che è possibile abbassare i valori di emoglobina glicosata adottando una dieta incentrata su alcuni alimenti che riescono a ridurre i livelli di glicemia. Tra gli alimenti che favoriscono questa riduzione vi è il cavolo: grazie all’assunzione regolare di questa verdura si stimola il ripristino della funzione renale e la perdita di peso, inoltre possiede delle valide proprietà antiossidanti e anti-iperglicemiche da sfruttare positivamente nel trattamento contro il diabete. In caso di aumento dei valori dell’emoglobina glicosata bisogna inserire nella propria dieta anche il cetriolo in quanto contiene un ormone che contribuisce a produrre l’insulina da parte delle cellule beta del pancreas, in particolare in questo ortaggio è presente l’erepsina ossia un enzima che prende parte al frazionamento delle proteine in eccesso nei reni. I diabetici possono poi inserire nella loro alimentazione anche il sedano in particolare centrifugato ed assunto come succo fresco in quanto attiva un valido effetto anti-diabetogeno. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Emoglobina glicosilata nei soggetti diabetici. Continue reading

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Emoglobina glicosata e controllo glicemico

Emoglobina glicosata: la sua importanza

Quando il glucosio presente nel sangue si lega all’emoglobina diventa emoglobina glicosilata, questa condizione persiste per tutto il ciclo di vita dei globuli rossi che ha una durata di circa 120 giorni, quindi i valori della glicemia media rimangono immutati, non subendo cambiamenti rilevanti. Con il controllo della glicemia media indicata con l’HbA1c è possibile rilevare la quantità di glucosio che si è andata a congiungere con i globuli rossi: un valore alto di emoglobina glicosata rappresenta quindi una maggiore concentrazione di zucchero nel sangue. I valori forniti dall’esame dell’emoglobina glicosilata costituiscono quindi un parametro affidabile per la misurazione della glicemia nei soggetti diabetici e non solo. La misurazione della media della glicemia degli ultimi 2-3 mesi infatti consente di verificare il compenso metabolico non subendo alcuna influenza da parte di fattori secondari ed esterni. Il dosaggio dell’emoglobina glicosilata rispetto all’autocontrollo della glicemia si rivela un dato più affidabile, fornendo dati utili non solo nella misurazione della glicemia media in un arco di tempo relativamente lungo, ma rappresenta anche un indice di grande ausilio per controllare l’andamento nel paziente della malattia diabetica. Rispetto al controllo della glicemia l’emoglobina glicosilata presenza una minore variabilità, inoltre evidenzia anche un minor tasso di instabilità. Altre notizie su Emoglobina glicosilata nei soggetti diabetici. Continue reading

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Emoglobina glicosilata HbA1c: le cause dell’aumento dei valori

Emoglobina glicosilata HbA1c per gestire la glicemia media

Emoglobina glicosilata HbA1c è un indicatore clinico che permette di controllare il diabete di tipo 2 per gestire la glicemia media degli ultimi 2-3 mesi, in questo modo è possibile anche valutare se i valori da un esame all’altro rientrano nel range dei valori di riferimento, avendo così la possibilità di valutare se la terapia seguita è efficace oppure no: se la misura dell’HbA1c è condizionata dalla terapia seguita, allora il  medico potrà modificare il trattamento per riportare i valori nella soglia di normalità che si attesta sui valori ≤ 7%. L’emoglobina glicosilata è un dato preventivo che permette di misurare la quantità di zucchero che si accumula nel sangue: un valore normale di HbA1c evita che si vengano a sviluppare delle condizioni favorevoli che possono causare l’insorgenza di malattie gravi connesse con il decorso della malattia diabetica, in particolare i valori troppo elevati di HbA1c possono determinare l’insorgenza di aggravamenti delle condizioni di salute delle persone affette da diabete di tipo 2 che possono manifestare la comparsa di patologie agli occhi, al cuore, ai reni, ai nervi. Maggiori informazioni si trovano su Emoglobina glicosilata valori: le nuove misurazioni di HbA1c. Continue reading

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Emoglobina glicosilata valori: le nuove misurazioni di HbA1c

Emoglobina glicosilata valori standardizzati

Nel corso del 2012, per la precisione a partire dal mese di ottobre, sono cambiati le modalità con cui vengono dell’emoglobina glicosilata i valori così sui referti degli esami di laboratorio la misurazione dell’HbA1c non viene più espressa in percentuale ma viene stimata in millimole per mole (mmol/mol). Ma si tratta semplicemente di un cambiamento che riguarda le unità di misura riportate nell’esame, mentre la procedura rimane identica così come la validità: questo test permette infatti di rilevare il livello di emoglobina glicosilata presente nel sangue di un soggetto negli ultimi 2-3 mesi. Grazie ai valori di HbA1c si può evidenziare se il soggetto presenta un tasso di emoglobina glicosilata superiore rispetto ai valori di riferimento che per i soggetti che non hanno il diabete si attestano su una soglia limite compresa tra 4%-6%, ossia in un range compreso tra i 20 mmol/mol ed i 42 mmol/mol. Per quanto riguarda invece i valori del controllo glicemico medio dei soggetti diabetici la misurazione di HbA1c non deve superare il 6.5%, ossia i valori non devono risultare superiori ai 48 mmol/mol, se un soggetto non diabetico nel corso di due esame periodici di emoglobina glicosilata  evidenzia dei valori superiori a questa soglia allora la diagnosi conferma lo sviluppo del diabete. Per approfondimenti si rimanda alla lettura dell’articolo Emoglobina glicosilata nei soggetti diabetici. Continue reading

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Emoglobina glicosilata alta: il range di riferimento delle Linee guida europee

Emoglobina glicosilata alta: quali sono le conseguenze

Se la percentuale di emoglobina glicosilata è alta allora il livello di glucosio presente nel sangue del soggetto è troppo elevato: una glicemia media alta si attesta su un tasso superiore ai valori normali di riferimento di 6.5% ossia di 48 mmol/mol. L’HbA1c è un parametro importante soprattutto per i soggetti diabetici perché permette loro di valutare se il glucosio presente nel sangue, negli ultimi 2-3 mesi, mostra dei valori accettabili scongiurando il rischio dell’aggravarsi della patologia che può portare a diverse complicanze, mentre per i soggetti sani l’HbA1c è un parametro che permette di prevedere l’insorgenza del diabete. Tanto più è alta l’emoglobina glicosilata tanto maggiore sarà l’esposizione del paziente a problemi di tipo cardiocircolatorio o di natura neurologica, senza trascurare i casi di retinopatia, che possono instaurarsi in relazione anche ad altri fattori strettamente dipendenti, primo tra tutti la stessa predisposizione genetica. Maggiori informazioni su Hb emoglobina glicata: per prevedere eventuali complicanze. Continue reading

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Emoglobina glicosilata nei soggetti diabetici

Emoglobina glicosilata: test di controllo

Per monitorare il controllo glicemico il paziente diabetico periodicamente si sottopone al test di laboratorio che rileva l’emoglobina glicosilata che determina la media della quantità di glucosio presente nel sangue di un individuo negli ultimi tre mesi. Il glucosio rappresenta la forma di zucchero più importante, per quanto riguarda la sua concentrazione, presente nel sangue che viene ottenuto dalla sintesi di proteine, grassi, carboidrati. Il glucosio ha la capacità di legarsi  con una parte dell’emoglobina formando l’emoglobina glicata, il cui controllo è importante in tutte le persone soprattutto per i soggetti diabetici in quanto l’alta concentrazione di glucosio nel circolo sanguigno evidenzia un innalzamento dei valori di riferimento che misurano l’emoglobina glicata (HbA1c o A1C). Se la percentuale di emoglobina glicata si mantiene alta allora il soggetto che + affetto da diabeti ha maggiori probabilità di andare incontro a delle condizioni di salute più gravi, quindi per scongiurare i rischi di sviluppare le complicanze del diabete è importante mantenere i livelli di HbA1c entro il range dei valori normali di riferimento. Maggiori notizie su Hb emoglobina glicata: per prevedere eventuali complicanze. Continue reading

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