Emopessina e distruzione dei globuli rossi

Approfondimenti

Emopessina e distruzione dei globuli rossi

Per formulare la diagnosi delle anemie emolitiche si prendono in considerazione diversi dati tra i quali i valori di emopessina plasmatica, una proteina plasmatica che ha la funzione di legare l’eme derivato dalla distruzione dei globuli rossi, l’eme è una molecola funzionale dell’emoglobina incaricata al trasporto dell’ossigeno. Quando i globuli rossi giungono al termine del loro ciclo di esistenza l’empopessina, legandosi al gruppo eme, si assicura il riciclaggio del ferro ma allo stesso tempo si inibisce il danno ossidativo legato alla libera circolazione della molecola nel torrente ematico; sono presente degli specifici recettori per l’emopessina anche a livello epatico in modo che l’eme venga immagazzinato riciclando il ferro ed andando ad inibire l’attività pro-ossidante, questo perché l’eme libero nel sangue entra in contatto con i lipidi di membrana originando radicali idrossilici. La distruzione dei globuli rossi può avvenire normalmente attraverso il processo di eritrocateresi, ma può verificarsi anche un fenomeno patologico, come l’emolisi intra ppure  extravascolare in questo caso l’emoglobina non viene captata ed ossidata in bilirubina dalle cellule del sistema reticolo-endoteliale ma viene separata dall’eme: l’emoglobina si lega all’aptoglobina e l’eme si lega all’emopessina.

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Alterazioni dei valori della proteina plasmatica

emopessina

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Se si registrano dei valori diminuiti di emopessina questa condizione può avere origine da una significativa emolisi che determina la liberazione di eme ed emoglobina, in questo caso la proteina plasmatica è stata velocemente legata dall’eme ed assimilata dagli epatociti; come conseguenza diretta di un’eccessiva distruzione dei globuli rossi si evidenzia una ridotta concentrazione di emopessina libera nel circolo sanguigno. I fattori eziologici che possono provocare una diminuzione della concentrazione di emopessina diverse condizioni patologiche quali: i casi di anemia emolitica, la sindrome nefrosica, delle gravi forme di epatopatia che determinano una ridotta sintesi a livello epatico, la malnutrizione, il malassorbimento; possono invece evidenziarsi valori aumentati di emopessina come conseguenza di processi infiammatori indipendentemente dalla loro origine.

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