Neuralink: che cos’è, storia e obiettivi della startup creata da Elon Musk

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La storia di Neuralink

Che si sia degli estimatori o dei detrattori del lavoro di Elon Musk, non si può non concordare con l’assunto secondo il quale l’imprenditore sia sicuramente tra le menti più innovative e rivoluzionarie della nostra contemporaneità; gli investimenti, da parte di quest’ultimo, sono stati numerosi soprattutto per quanto riguarda l’innovazione in alcuni campi, come quello automotive con Tesla o quello spaziale, con SpaceX. 

E ancora, Elon Musk è alla base di un rinnovamento di X (ex Twitter) che ha acquisito e che ha rivoluzionato attraverso un insieme di caratteristiche; tra le startup che sono state create e avviate da Elon Musk si cita anche Neuralink, azienda statunitense di neurotecnologie fondata nel 2016 e avviata soltanto a partire dall’anno successivo. Ma che cos’è, qual è la storia e, soprattutto, quali sono gli obiettivi della startup creata da Elon Musk? Di seguito, tutto ciò che c’è da sapere a proposito di Neuralink e del suo possibile impatto nel mondo futuro che l’imprenditore tanto ricerca attraverso una serie di soluzioni e aziende create. 

La storia di Neuralink, startup creata da Elon Musk nel 2016

Neuralink è una startup creata da Elon Musk nel 2016 ma avviata definitivamente e resa pubblica soltanto a partire dal marzo dell’anno successivo; in collaborazione con l’imprenditore, la creazione di Neuralink è stata determinata anche da Ben Rapoport, Dongjin Seo, Max Hodak, Paul Merolla, Philip Sabes, Tim Gardner, Tim Hanson e Vanessa Tolosa, nel contesto di Fremont (California), dove tuttora c’è la sede principale della società privata. 

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Tutti i fondatori presentano un profilo culturale differente, come voluto da Elon Musk che ha sponsorizzato la nascita di una società che si basasse su studi, comportamenti ideologici e background differenti in termini di studio, per favorire quella che può essere definita come interdisciplinarità applicata al campo scientifico. Oltre tutto, fin dalla sua nascita Neuralink ha assunto numerosi neuroscienziati, basandosi anche su un insieme di finanziamenti da parte di università, che hanno permesso di allargare la platea di impiegati fino a 90 unità, oltre che di finanziare progetti che sono stati messi a punto per creare un collegamento con le intelligenze artificiali. Uno dei progetti di Neuralink è stato presentato attraverso uno strumento simile ad una macchina per cucire, da applicare al cervello per una migliore connessione neuronale e per mezzo di un sistema in grado di leggere velocemente le informazioni del cervello, per cui si è proceduto con una sperimentazione a partire dal 2020. 

Gli obiettivi di Neuralink e il collegamento con l’intelligenza artificiale

Secondo Elon Musk, collegare l’uomo con l’intelligenza artificiale è un proposito necessario per evitare di giungere a derive che potrebbero essere disastrose e desolanti per la storia umana. Secondo il blog Wait But Why, che nel 2017 ha analizzato la mission di Neuralink, l’obiettivo da parte della startup è la creazione di dispositivi che possano servirsi delle intelligenze artificiali per garantire la cura di malattie cerebrali nel breve termine, per mezzo di un potenziamento delle facoltà del cervello: tale processo viene definito, dal punto di vista scientifico e sociologico, transumanesimo. 

La simbiosi con l’intelligenza artificiale che viene tanto ambita da parte di Elon Musk ha dunque il duplice obiettivo di controllare l’ascesa di quest’ultima, affinché non sfugga totalmente al controllo umano, e di velocizzare, migliorare e ottimizzare tutti i possibili strumenti che possono essere legati ad un costante miglioramento delle qualità del cervello e, di conseguenza, della vita umana. Secondo alcune ricerche che sono state effettuate sul campo, Neuralink ha richiesto licenze per la sperimentazione animale, al fine di generare alcune neuroprotesi che in futuro verranno applicate anche per gli esseri umani.

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