• Emoglobina bassa cause: le diverse forme di anemia

    Emoglobina bassa cause: anemie da carenza di vitamine

    Quando nel sangue si scopre un livello di emoglobina bassa bisogna risalire alle cause, in questo caso si parla di anemia che si manifesta quando l’organismo ha un ridotto numero di globuli rossi sani: chi soffre di anemia non riceve una quantità sufficiente di sangue ossigenato, l’abbassamento dell’emoglobina si verifica quando l’organismo risulta carente la quantità di ferro. Tenendo conto dell’abbassamento dei livelli dell’emoglobina in relazione ai valori normali, l’anemia può essere classificata in lieve, moderata o grave. L’anemia può essere un disturbo passeggero nelle condizioni meno gravi, invece quando il disturbo diventa cronico bisogna quindi identificare la forma di anemia di cui si soffre dal momento che le forme lievi sono più facili da curabili mentre quelle più gravi richiedono un trattamento più intenso. Le cause che determinano l’insorgenza di anemia possono essere attribuite ad una carenza di ferro o anche ad un deficit di vitamine quali B6, B12, B9. Per approfondimenti si rimanda all’articolo Emoglobina bassa da cosa può dipendere. Continue reading

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  • Emoglobina bassa

    Emoglobina bassa da cosa può dipendere

    Emoglobina bassa: quando si evidenzia

    Tenendo conto delle variazioni dovute all’età ed alle differenze di sesso, in genere i valori normali dell’emoglobina non devono essere inferiori a 10 mg/dl, in presenza di un livello di emoglobina bassa è importante indagare le cause per evitare l’insorgenza di gravi danni alla salute. Quando le concentrazioni di emoglobina nel sangue scendono al di sotto dei 13,5 grammi per decilitro nell’uomo, e sotto i 12 grammi per decilitro nella donna si verifica un abbassamento di questa proteina, limitando così il trasporto di ossigeno ai vari tessuti ed organi del corpo umano, per questo è opportuno intervenire rapidamente sottoponendosi all’adeguato iter di accertamenti per determinare cosa ostacola la corretta ossigenazione. Quando l’ossigeno trasportato dal sangue è in presenza ridotta tende a concentrare sugli organi interni, mentre non viene distribuito equamente nelle zone periferiche del corpo non raggiungendo mani e piedi. Un basso livello di emoglobina può dipendere dalla presenza di eventuali ferite aperte, o anche di emorragie interne, da recenti trasfusioni di sangue, o da delle scorrette abitudini alimentari. In genere dei valori bassi di emoglobina possono verificarsi di frequente nelle donne, durante il ciclo mestruale o durante la gravidanza. Ulteriori informazioni si trovano su Emoglobina glicata alta test e trattamento.

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  • Hb emoglobina glicata: per prevedere eventuali complicanze

    Hb emoglobina glicata: controllo glicemico

    Con i valori di Hb emoglobina glicata si misura nei pazienti diabetici quel particolare tipo di emoglobina che si forma attraverso il legame con il glucosio, quando nel sangue è presente un’alta concentrazione di glucosio. Questo esame viene richiesto non solo come analisi diagnostica per rilevare i livelli del diabete ma anche come controllo periodico con cui poter gestire lo stesso andamento di questa malattia cronica, ma è anche un indice utile per valutare se la terapia seguita dal paziente per controllare il diabete si rivela efficace. La misurazione dell’emoglobina glicata è considerato un buon indice di controllo per valutare i livelli del diabete di tipo 2 in tempi lunghi, invece i valori dell’emoglobina glicata non permettono di stimare la variabilità glicemica inoltre questo esame non consente di rilevare gli episodi di ipoglicemia. Tra i vantaggi che si possono ascrivere a questo esame bisogna tener conto che l’emoglobina glicata è uno strumento sicuro per controllare il diabete. Un valore di HbA1c non superiore al 7% rappresenta il limite ideale per evitare il sopraggiungere di complicazioni tardive, mentre valori compresi tra 5.7% e 6.4% ossia tra 39 e 46 mmol/mol, identificano una condizione di prediabete. Altre notizie su Maggiori notizie su Emoglobina glicata valori: come viene misurata. Continue reading

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  • Emoglobina glicata diabete: criterio diagnostico per monitoraggio

    Emoglobina glicata diabete: un affidabile indice di controllo

    Emoglobina glicata diabete: quando il glucosio, presente in grandi quantità nel soggetto diabetico, si lega all’emoglobina si forma l’emoglobina glicata, detta HbA1 o A1c, la cui misurazione permette di controllare con una cadenza regolare l’equilibrio glicemico. Rilevando il tasso di emoglobina glicata sull’emoglobina totale è possibile determinare la quantità media di glucosio presente nel sangue del soggetto negli ultimi 2-3 mesi. In ambiente medico e diabetologico il test dell’emoglobina glicata rappresenta uno dei più affidabili criteri diagnostici per monitorare il diabete mellito, ed infatti il paziente per controllare lo stato della malattia potrà servirsi di due indicatori facili da utilizzare ed interpretare: la misurazione della glicemia e la valutazione dei livelli di emoglobina glicata. Per prevenire l’insorgenza di episodi di iperglicemia, che possono causare delle condizioni patologiche abbastanza gravi quali cecità, casi di amputazione, o infarto, è opportuno che il paziente affetto da diabete di tipo 2 si sottoponga ad un controllo regolare per misurare l’emoglobina glicata ed al contempo dovrà eseguire anche l’autocontrollo glicemico. Ulteriori notizie su Emoglobina glicata valori: come viene misurata. Continue reading

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  • sg-emoglobina glicata per valutare i livelli della glicemia

    sg-emoglobina glicata

    Attraverso il sg-emoglobina glicata si indica la denominazione dell’esame (sistema/analisi) con cui si controlla il tasso glicemico nel paziente diabetico, si tratta infatti di un indicatore attraverso il quale si valuta lo stato di salute dei globuli rossi che vivono mediamente 8-12 settimane prima di essere sostituitida nuovi globuli rossi. Va precisato comunque che non tutte le proteine di emoglobina presenti nel sangue si legano al glucosio che penetra nei globuli rossi rimanendo così glicato all’interno delle catene di aminoacidi che costituiscono l’emoglobina, inoltre il fenomeno della glicazione avviene in particolari condizioni, ossia quando è più alto il tasso di glucosio in circolo nel sangue. Nello specifico attraverso l’analisi di HbA1c è possibile valutare i livelli della glicemia stabilendo così se essi si sono attestati su dei valori accettabili nei mesi precedenti verificando allo stesso tempo se il paziente che soffre di diabete di tipo 2 risponde in maniera positiva alle cure prescritte dal proprio diabetologo o medico curante. Maggiori notizie su Emoglobina glicata HbA1c: i livelli medi del controllo glicemico. Continue reading

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  • Emoglobina glicata HbA1c: i livelli medi del controllo glicemico

    Emoglobina glicata HbA1c: controllo glicemico

    Nel paziente diabetico assume un ruolo rilevante il fenomeno della glicazione, ossia il processo attraverso il quale gli zuccheri si legano ad alcuni gruppi di proteine, per questo si fa ricorso all’indice del controllo metabolico offerto dall’emoglobina glicata HbA1c: attraverso questo test si rilevano i livelli medi del controllo glicemico nell’arco di 8-9 settimane precedenti l’esame, misurando così l’emoglobina di tipo A (HbA1c), che costituisce il 98% di emoglobina presente nei globuli rossi in un soggetto adulto. Nei soggetti malati di diabete un tasso alto di glicemia nel sangue determina a sua volta un incremento del valore di emoglobina associata al glucosio. Di solito il valore della glicemia è strettamente dipendente alle esigenze del paziente ed alla strada terapeutica intrapresa per la cura del diabete di tipo 2, inoltre per avere un valore più affidabile nel controllo della glicemia è utile combinare i risultati dell’automonitoraggio del paziente ed il tasso della HbA1c. Maggiori notizie su Emoglobina glicata valori: come viene misurata. Continue reading

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  • Emoglobina glicata ifcc: nuovo metodo di riferimento

    Emoglobina glicata ifcc: significato diagnostico

    Il miglior indice per controllare il diabete mellito è l’emoglobina glicata ifcc: il valore viene espresso in percentuale, ma anche basandosi su un nuovo metodo di riferimento indicato identificato con la sigla ifcc, i risultati vengono espressi, a partire dal primo ottobre 2012, in millimoli (mmol) di emoglobina glicosilata per mole di emoglobina totale (mmol/mol). Questo test, che va eseguito con cadenza di circa 3 mesi, consente di rilevare il dosaggio dell’emoglobina, la proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno ai tessuti, legata a molecole di glucosio, questo esame non richiede il digiuno o una preparazione particolare da parte del soggetto. Grazie all’indice espresso dall’emoglobina glicata ifcc viene valutato il valore dell’emoglobina di tipo A (HbA1c), che rappresenta la percentuale più alta di emoglobina presente nei globuli rossi. Il tasso di emoglobina glicosilata è maggiore se sono stati evidenziati dei livelli alti di glicemia media nei 120 giorni precedenti, questo dato è quindi direttamente correlato alle variazioni periodiche dei valori medi della glicemia. Altre notizie su Emoglobina glicata alta test e trattamento. Continue reading

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  • Emoglobina glicata alta test e trattamento

    Emoglobina glicata alta test

    Se l’emoglobina glicata risulta alta e continua a mantenersi tale, è necessario individuare le possibili cause che determina questo indicatore, che nella maggior parte dei casi sono da ricondurre a pasti lauti a base di cibi troppo grassi, in alcuni casi i valori alti di emoglobina glicana possono essere causati da infezioni o malattie. In alcuni casi poi i valori di HbA1c possono essere innalzati da fattori quali: sedentarietà, stress, una sbagliata terapia contro il diabete. I diabetologi considerano l’emoglobina glicata un indicatore clinico per monitorare il diabete di tipo 2 in quanto il valore di HbA1c permette al medico di controllare l’andamento del diabete nel paziente nell’arco di tempo degli ultimi 2-3 mesi. Per questo motivo chi ha il diabete di tipo 2 dovrebbero fare il test almeno due volte all’anno, i soggetti invece che evidenziano livelli di glicemia che si mantengono alti dovrebbero sottoporsi all’esame almeno ogni 3 mesi. Si tratta di una procedura abbastanza semplice: il test che verifica i livelli di emoglobina glicata esamina un campione di sangue capillare prelevato dal dito oppure un il sangue prelevato dalla vena. Maggiori notizie su Emoglobina glicata: l’utilizzo dell’esame. Continue reading

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  • Emoglobina glicata valori: come viene misurata

    Emoglobina glicata valori

    La misura di emoglobina glicata valori sui referti degli esami viene indicata con la sigla HbA1c o A1c, con questo valore si fa riferimento alla quantità di una sostanza contenuta nei globuli rossi del sangue che si lega alle molecole di glucosio. L’esame dell’emoglobina glicata è un esame del sangue che consente di diagnosticare il diabete di tipo 1 e di tipo 2 in questo modo il paziente diabetico può controllare la malattia. L’emoglobina glicata rappresenta dunque il parametro che permette di diagnosticare il diabete, oltre ad essere utilizzato come uno dei valori utili che possono suggerire la migliore terapia che deve essere seguita dai pazienti diabetici, in questo modo si può valutare l’adeguatezza della strada terapeutica intrapresa potendo anche stimare eventuali peggioramenti. I valori di HbA1c indicano il livello della glicemia media nell’arco di circa 3 mesi precedenti per monitorare in maniera adeguata il diabete, tenendo conto che di solito i livelli di HbA1c sono direttamente correlati con le stesse caratteristiche del soggetto diabetico, per questo il personale valore di HbA1c ritenuto ottimale deve essere valutato dal proprio medico curante. Continue reading

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  • Emoglobina glicata: l’utilizzo dell’esame

    Emoglobina glicata: che cosa è

    Con il termine emoglobina glicata o glicosilata si fa riferimento ad un esame eseguito per valutare il livello glicemico del paziente diabetico, attraverso questo controllo è possibile registrare, per un tempo limitato o prolungato, l’andamento medio della glicemia, inoltre il test dell’emoglobina glicata viene impiegato anche nella diagnosi della malattia. L’emoglobina è glicata se circola in un ambiente saturo di glucosio dando luogo così al fenomeno della glicazione, ossia il processo biologico non enzimatico attraverso il quale gli zuccheri si legano tramite un legame covalente alle proteine, nello specifico il glucosio si lega all’emoglobina, formando l’HbA1c o emoglobina glicata: si evidenzia un legame diretto tra la concentrazione ematica di glucosio ed i livelli di emoglobina glicata. Attraverso questo esame che analizza l’indice di glicemia media è possibile quindi prevedere l’eventualità di sviluppare le relative complicanze da imputare al diabete, dimostrandosi così un valido strumento per la stessa diagnosi della patologia. Allo stesso tempo i livelli di emoglobina glicata possono identificare la validità dell’azione terapeutica di un farmaco nei confronti di un soggetto diabetico. Continue reading

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