Riconoscere l’emoglobina bassa dai sintomi
Quando le condizioni di salute appaiono più severe è possibile riconoscere l’emoglobina bassa dai sintomi più o meno manifesti, in genere si riscontra nell’uomo una bassa concentrazione di emoglobina quando i valori calano oltre i 12 g/dl, mentre per le donne i valori di emoglobina bassa si attestano solitamente sotto gli 11 g/dl; il range dei valori di riferimento è differente nei neonati e nei bambini, per cui i valori di emoglobina bassa sono quelli sotto i 10 g/dl. Quando l’alterazione della proteina deputata al trasporto dell’ossigeno risulta invalidante si manifestano dei tipici sintomi quali: stanchezza, astenia e debolezza. Il soggetto risente di una certa fiacchezza in quanto i muscoli soffrono della carenza di ossigeno, un deficit che può comportare come conseguenza diretta una vera e propria difficoltà a sostenere i movimenti del corpo. In alcuni casi i soggetti colpiti da persistenti valori di emoglobina bassa possono avvertire frequentemente episodi di tachicardia, dal momento che il cuore cerca di compensare la mancanza di ossigeno, per questo tende ad aumentare la frequenza cardiaca. Possono essere ricondotti nel quadro clinico di tale condizione fisiologica oppure patologica, se connessa con delle malattie, anche altri sintomi quali: mal di testa, vertigini, percezione costante di freddo, raffreddamento a livello degli arti superiori ed inferiori.
Come intervenire
In caso di condizione persistente di emoglobina bassa è bene parlare con il proprio medico di fiducia che saprà indicare la terapia di idonea per ripristinare una condizione di buona salute, di solito viene indicata l’assunzione di integratori di ferro, di vitamina B12, di acido folico da associare ad un regime alimentare più idoneo incentrato su alimenti ricchi di ferro come ad esempio legumi, spinaci, cereali integrali, carne rossa, per agevolare poi l’assimilazione del minerale è bene integrare anche gli alimenti ricchi di vitamina C. Per verificare se si è verificato il ripristino del livello ordinario di emoglobina nel sangue il medico prescrive di ripetere l’esame del sangue per confrontare i nuovi valori con i precedenti, valutando in pratica se il trattamento ha portato degli esiti positivi.