Sistema degli antigeni gruppo-ematici AB0

Approfondimenti

Sistema degli antigeni gruppo-ematici AB0

Allo studioso Carlo Landsteiner si deve la scoperta del sistema degli antigeni gruppo-ematici AB0, un tassello fondamentale sul fronte immunologico visto che questo paradigma ha permesso di comprendere le reazioni trasfusionali. In base agli antigeni AB0 i globuli rossi umani vengono suddivisi in quattro gruppi principali, tenendo conto della presenza di sostanze o di  antigeni sulla superficie degli eritrociti. Dal punto di vista ematologico i quattro gruppi vengono così classificati: globuli rossi con sostanza di gruppo A, globuli rossi con sostanza di gruppo B, globuli rossi con sostanze di gruppo A e di gruppo B, globuli rossi che non presentano sostanze di gruppo A e di gruppo B; in base a questa distinzione si deve dunque la denominazione dei gruppi sanguigni A, B, AB, e 0.  Si definisce antigene la struttura sulla membrana eritrocitaria capace di complessarsi con il suo specifico anticorpo quindi gli antigeni gruppo-ematici sono degli zuccheri legati alla membrana plasmatica dei globuli rossi e ne determinano la morfologia e la funzionalità. La presenza degli antigeni AB0 è dovuto alla presenza di tre alleli diversi chiamati A, B e 0 che si localizzano sul cromosoma 9 umano, A e B sono dominanti rispetto all’antigene 0 e codominanti tra loro, sono in grado di codificare per enzimi ad attività transferasica, che aggiungono residui glucidici all’estremità di una struttura-base.

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In caso di trasfusione

sistema degli antigeni gruppo-ematici AB0

sistema degli antigeni gruppo-ematici AB0

Gli individui di gruppo 0 non possiedono alcun enzima, i globuli rossi esprimono sulla superficie la sostanza H non modificata, la transferasi codificata dal gene A trasforma H in una seconda glicoproteina appunto la sostanza A con l’aggiunta di un residuo terminale di alfa-N-acetil-galattosamina, che diventa così il determinante antigenico dei globuli rossi di gruppo A. Invece l’enzima codificato dal gene B converte la sostanza H nella sostanza B per aggiunta di un’alfa-D-galattoso terminale che rappresenta l’antigene dei globuli rossi di gruppo B. Il gruppo AB presenta entrambi gli enzimi con i globuli rossi che esprimono sulla superficie la sostanza H con l’alfa-N-acetilglucosammina e con l’alfa-D-galattoso. La distinzione tra i gruppi sanguigni permette di regolare le trasfusioni di sangue che devono avvenire tra individui compatibili, per evitare che nel siero del paziente trasfuso vengano immessi anticorpi naturali diretti contro il sangue trasfuso che provocherebbero reazioni trasfusionali anche di entità significativa, talvolta le reazioni trasfusionali possono provocare la distruzione delle cellule trasfuse per emolisi, opsonizzazione o potenziamento della fagocitosi. La presenza nel siero del donatore di eventuali anticorpi diretti contro le cellule del ricevente non è rilevante in quanto si disciolgono nel plasma del ricevente, possono verificarsi delle rare reazioni trasfusionali anche quando il titolo anticorpale del donatore verso antigeni del ricevente è abbastanza alto.

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