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Tag Archives: Emoglobina glicata

Emoglobina glicata memoria metabolica

Emoglobina glicata memoria metabolica

I soggetti diabetici per non andare incontro a complicanze gravi devono seguire un approccio farmacologico e dietetico capace di abbassare l’emoglobina glicata il più precocemente possibile per impedire che aumenti nel tempo attivando la cosiddetta memoria metabolica, nota anche come “memoria di danno”,  per segnalare le conseguenze negative dei valori di glicemia mantenuti troppo alti per lungo tempo. Per danneggiare l’organismo o solo il comportamento di una cellula sono sufficienti anche poche settimane di glicemia elevata che possono avviare un meccanismo di danno prolungato. Tra le conseguenze della memoria metabolica ci sono possibili alterazioni a carico delle proteine presenti nei mitocondri, ovvero degli organelli intracellulari che costituiscono la fonte energetica dell’organismo, nello specifico il glucosio in eccesso che si concentra a livello ematico va a legarsi con le proteine mitocondriali inducendo la produzione di radicali liberi, di sostanze ossidanti che possono provocare danni dei tessuti, in particolare si creano delle compromissioni dell’endotelio, ossia del tessuto di rivestimento dei vasi e le beta cellule che producono insulina. A causa del legame con lo zucchero le proteine mitocondriali producono un gran numero di radicali liberi anche se i livelli della glicemia risultano normali, una condizione che può causare nei soggetti diabetici l’insorgenza di complicanze legate al danno vascolare. Continue reading

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Rischio cardiovascolare: non dipende dall’emoglobina glicata

Nessun collegamento tra cuore ed emoglobina glicata

Rischio-cardiovascolare-non-dipende-dai-valori-di-emoglobina-glicata

Rischio-cardiovascolare-non-dipende-dai-valori-di-emoglobina-glicata

Un nuovo studio effettuato di recente ha eliminato qualsiasi connessione tra rischio cardiovascolare e valori di emoglobina glicata nel sangue. La ricerca hapreso in analisi addirittura trecentomila adulti sani ed ha evidenziato cheunendo a fumo e colesterolo alto (principali fattori di rischio per la salute cardiaca) anche informazioni precise sul valore dell’emoglobina glicata, non si hanno maggiori riscontri riguardo il rischio cardiovascolare. Praticamente lo scopo degli studiosi era quello di verificare se l’aggiunta di notizie certe sui valori di emoglobina glicosilata alle percentuali dei più classici fattori di rischio cardiovascolare, potesse migliorare la previsione del rischio di malattie
cardiovascolari. Purtroppo i risultati dell’analisi realizzata non confermanotale teoria: aggiungere informazioni sull’emoglobina glicata non aumenta la capacità di prevedere un rischio cardiovascolare. E non è tutto: le informazioni sull’emoglobina glicosilata non migliorano nemmeno la
previsione riguardante i pazienti già a rischio cardiovascolare. Continue reading

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Emoglobina glicata e nicotina: l’esposizione a complicanze dei soggetti diabetici

Emoglobina glicata e nicotina

Lo stretto legame tra emoglobina glicata  e nicotina è stato avvalorato grazie anche ad un’evidenza scientifica: uno studio condotto presso la California State Polytechnic University di Pomona ha identificato nella nicotina la causa principe dell’incremento dei livelli di glicemia, a cui si aggiunge poi una maggiore esposizione al rischio di sviluppare le complicanze legate al diabete ed al fumo. I ricercatori della California State Polytechnic University di Pomona hanno raccolto una serie di dati che avvalorano gli effetti negativi della nicotina sui livelli di emoglobina glicata specialmente se si è affetti dal diabete. L’emoglobina glicata è un valido indicatore dei livelli di zucchero nel sangue, ed anche se non è ancora del tutto chiaro il meccanismo emerge che  più alto è il livello di nicotina più alta è la concentrazione di HbA1c, questa reazione è stata confermata così per la prima volta in maniera scientifica, stabilendo tra l’altro il legame tra nicotina e complicanze del diabete quali: problemi cardiaci, danni nervosi, ictus, insufficienza renale. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Valori alti di emoglobina fumo: carbossiemoglobinemia. Continue reading

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Informazioni fornite dall’emoglobina glicata

Informazioni fornite dall’emoglobina glicata a scopo preventivo

Diverse informazioni utili anche a livello diagnostico vengono fornite dall’emoglobina glicata che principalmente in ambito clinico viene impiegata per valutare l’indice di glicemia media dei pazienti diabetici ma anche dei soggetti in salute; inoltre si tratta di un parametro che permette di verificare concretamente l’esposizione al rischio di sviluppare le complicanze del diabete. Nello specifico tanto più alta è la concentrazione ematica di emoglobina glicata e tanto maggiore è la probabilità di andare progressivamente incontro al rischio di sviluppare le complicanze del diabete quali: la nefropatia, la neuropatia, la retinopatia diabetica; inoltre valori alti di emoglobina glicata possono aggravare il quadro clinico del paziente affatto da una malattia cronica come il diabete. Ma l’utilità di questo esame di monitoraggio della glicemia media non si limita solo a questi due punti diagnostici visto che offre anche la possibilità di testare l’efficacia di un farmaco o di una terapia in corso di attuazione; al momento poi si stanno aprendo dei nuovi scenari che permetteranno di adoperare l’esame a fini diagnostici secondo criteri in fase di definizione. Per altre notizie si rimanda alla lettura dell’articolo Livelli di emoglobina glicata ed equilibrio glicemico. Continue reading

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Emoglobina glicata e glicazione

Emoglobina glicata: l’irreversibilità della glicazione

I diabetologi assumono l’emoglobina glicata come indice che attesta la qualità del controllo della glicemia di un soggetto, la glicazione è un processo normale che non arreca danni alla salute in quanto entro i livelli considerati normali l’emoglobina glicata svolge la propria funzione. Se invece si evidenziano degli alti livelli ematici di glucosio allora è opportuno tenere sotto controllo i valori in quanto la glicazione è irreversibile: l’emoglobina glicosilata presente nei globuli rossi circola nel sangue per una durata media di 90-120 giorni. Per questo motivo l’emoglobina glicosilata è una misura valida per appurare i valori della glicemia media nel lungo periodo, per tali motivi non subisce delle variazioni significative. Grazie a tali caratteristiche l’emoglobina glicata in ambito medico viene considerato un parametro più utile della comune glicemia nella diagnosi del diabete e nel suo monitoraggio, per questo rappresenta la migliore valutazione del controllo glico-metabolico nel medio e nel lungo periodo. Maggiori informazioni si trovano su Hb emoglobina glicata: per prevedere eventuali complicanze. Continue reading

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Valori emoglobina glicata e condizioni di salute

Valori emoglobina glicata

Esiste una stretta dipendenza tra valori di emoglobina glicata normali e condizioni di salute ottimali, si tratta comunque di un parametro che pur rientrando in una soglia di riferimento si apre a delle significative divergenze tra soggetti sani e soggetti diabetici, in  particolare quest’ultimi devono cercare di mantenere il proprio livello di emoglobina glicata nella soglia prefissata dal proprio diabetologo sulla base del suo stato di salute. Infatti ciascun paziente affetto da diabete è tenuto a rispettare il range dei valori indicati dal proprio medico tenendo conto delle condizioni personali, questo perché un aumento del livello di HbA1c di riferimento espone i diabetici al rischio di sviluppare delle patologie anche gravi. A volte anche i soggetti sani possono riscontrare dei valori elevati di emoglobina glicata a causa di processi di emolisi, o perché vittime di episodi emorragici, oppure per delle alterazioni delle emoglobine, si tratta di condizioni che vanno indagate per appurare lo stato clinico del soggetto. Per approfondimenti si rimanda alla lettura dell’articolo Emoglobina valori: range di riferimento. Continue reading

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Emoglobina glicata diabete: criterio diagnostico per monitoraggio

Emoglobina glicata diabete: un affidabile indice di controllo

Emoglobina glicata diabete: quando il glucosio, presente in grandi quantità nel soggetto diabetico, si lega all’emoglobina si forma l’emoglobina glicata, detta HbA1 o A1c, la cui misurazione permette di controllare con una cadenza regolare l’equilibrio glicemico. Rilevando il tasso di emoglobina glicata sull’emoglobina totale è possibile determinare la quantità media di glucosio presente nel sangue del soggetto negli ultimi 2-3 mesi. In ambiente medico e diabetologico il test dell’emoglobina glicata rappresenta uno dei più affidabili criteri diagnostici per monitorare il diabete mellito, ed infatti il paziente per controllare lo stato della malattia potrà servirsi di due indicatori facili da utilizzare ed interpretare: la misurazione della glicemia e la valutazione dei livelli di emoglobina glicata. Per prevenire l’insorgenza di episodi di iperglicemia, che possono causare delle condizioni patologiche abbastanza gravi quali cecità, casi di amputazione, o infarto, è opportuno che il paziente affetto da diabete di tipo 2 si sottoponga ad un controllo regolare per misurare l’emoglobina glicata ed al contempo dovrà eseguire anche l’autocontrollo glicemico. Ulteriori notizie su Emoglobina glicata valori: come viene misurata. Continue reading

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Emoglobina glicata ifcc: nuovo metodo di riferimento

Emoglobina glicata ifcc: significato diagnostico

Il miglior indice per controllare il diabete mellito è l’emoglobina glicata ifcc: il valore viene espresso in percentuale, ma anche basandosi su un nuovo metodo di riferimento indicato identificato con la sigla ifcc, i risultati vengono espressi, a partire dal primo ottobre 2012, in millimoli (mmol) di emoglobina glicosilata per mole di emoglobina totale (mmol/mol). Questo test, che va eseguito con cadenza di circa 3 mesi, consente di rilevare il dosaggio dell’emoglobina, la proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno ai tessuti, legata a molecole di glucosio, questo esame non richiede il digiuno o una preparazione particolare da parte del soggetto. Grazie all’indice espresso dall’emoglobina glicata ifcc viene valutato il valore dell’emoglobina di tipo A (HbA1c), che rappresenta la percentuale più alta di emoglobina presente nei globuli rossi. Il tasso di emoglobina glicosilata è maggiore se sono stati evidenziati dei livelli alti di glicemia media nei 120 giorni precedenti, questo dato è quindi direttamente correlato alle variazioni periodiche dei valori medi della glicemia. Altre notizie su Emoglobina glicata alta test e trattamento. Continue reading

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Emoglobina glicata valori: come viene misurata

Emoglobina glicata valori

La misura di emoglobina glicata valori sui referti degli esami viene indicata con la sigla HbA1c o A1c, con questo valore si fa riferimento alla quantità di una sostanza contenuta nei globuli rossi del sangue che si lega alle molecole di glucosio. L’esame dell’emoglobina glicata è un esame del sangue che consente di diagnosticare il diabete di tipo 1 e di tipo 2 in questo modo il paziente diabetico può controllare la malattia. L’emoglobina glicata rappresenta dunque il parametro che permette di diagnosticare il diabete, oltre ad essere utilizzato come uno dei valori utili che possono suggerire la migliore terapia che deve essere seguita dai pazienti diabetici, in questo modo si può valutare l’adeguatezza della strada terapeutica intrapresa potendo anche stimare eventuali peggioramenti. I valori di HbA1c indicano il livello della glicemia media nell’arco di circa 3 mesi precedenti per monitorare in maniera adeguata il diabete, tenendo conto che di solito i livelli di HbA1c sono direttamente correlati con le stesse caratteristiche del soggetto diabetico, per questo il personale valore di HbA1c ritenuto ottimale deve essere valutato dal proprio medico curante. Continue reading

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Emoglobina glicata: l’utilizzo dell’esame

Emoglobina glicata: che cosa è

Con il termine emoglobina glicata o glicosilata si fa riferimento ad un esame eseguito per valutare il livello glicemico del paziente diabetico, attraverso questo controllo è possibile registrare, per un tempo limitato o prolungato, l’andamento medio della glicemia, inoltre il test dell’emoglobina glicata viene impiegato anche nella diagnosi della malattia. L’emoglobina è glicata se circola in un ambiente saturo di glucosio dando luogo così al fenomeno della glicazione, ossia il processo biologico non enzimatico attraverso il quale gli zuccheri si legano tramite un legame covalente alle proteine, nello specifico il glucosio si lega all’emoglobina, formando l’HbA1c o emoglobina glicata: si evidenzia un legame diretto tra la concentrazione ematica di glucosio ed i livelli di emoglobina glicata. Attraverso questo esame che analizza l’indice di glicemia media è possibile quindi prevedere l’eventualità di sviluppare le relative complicanze da imputare al diabete, dimostrandosi così un valido strumento per la stessa diagnosi della patologia. Allo stesso tempo i livelli di emoglobina glicata possono identificare la validità dell’azione terapeutica di un farmaco nei confronti di un soggetto diabetico. Continue reading

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