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Tag Archives: quadro clinico

Tromboastenia di Glazmann quadro clinico

Tromboastenia di Glazmann quadro clinico

Una sindrome emorragica rara come la tromboastenia di Glazmann è una patologia autosomica recessiva che implica il coinvolgimento di alcune molecole che in questo caso non prendono correttamente parte nella formazione del coagulo di fibrina, il mancato assolvimento di questa funzione determina la perdita dell’aggregazione piastrinica: non si ha la retrazione del fibrinogeno, viene meno così la normale formazione degli aggregati piastrinici. Il difetto molecolare determina una anomalia quantitativa e/o qualitativa dell’integrina alfa2b beta3, un recettore che prende parte nel legame delle proteine di adesione, che assicurano la formazione degli aggregati piastrinici e la formazione di trombi nella sede di eventuali danni dei vasi sanguigni. La mutazione interessa nello specifico gli enzimi delle cicloossigenasi, quindi quando si assumono farmaci antinfiammatori si verifica un prolungamento della durata della emorragia. La sindrome si caratterizza per dei sintomi variabili, per cui alcuni pazienti presentano un sanguinamento di lieve entità, in altri casi possono verificarsi delle frequenti emorragie, in genere i primi episodi emorragici si registrano sin dopo la nascita, con coinvolgimento delle gengive e delle mucose; in seguito gli episodi di sanguinamento si evidenziano in sedi definite provocando: emorragia gengivale, porpora, epistassi, menoraggia, emorragie gastrointestinali, ematuria. Maggiori informazioni su Sindrome di Bernard-Soulier le caratteristiche della malattia ematica. Continue reading

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Emoglobina E quadro clinico

Emoglobina E quadro clinico

Tra le diverse forme di emoglobinopatie, l’emoglobina E è una patologia che si manifesta con anemia E colpendo con maggiore incidenza i soggetti provenienti dal Sud-Est asiatico. Tale malattia consiste in una mutazione nel gene della beta globina, che causa la sostituzione di un acido glutammico con una lisina in posizione 26, nella catena beta-globinica. L’emoglobina E (HbE) è una variante dell’emoglobina in quanto la catena beta dell’HbE (betaE) è sintetizzata in quantità ridotta, rispetto all’emoglobina normale, ne consegue quindi che la mutazione determina la formazione di un sito di splicing alternativo all’interno di un esone. I soggetti eterozigoti AE, gli eterozigoti composti SE e gli omozigoti EE vengono colpiti da alcune anomalie che di solito colpiscono il quadro clinico della beta talassemia. Per quanto riguarda le manifestazioni cliniche, i soggetti eterozigoti colpiti da emoglobina E non presntano sintomi, ma possono trasmettere la talassemia E/beta alla propria prole nel caso in cui l’altro genitore è portatore di beta talassemia. In genere i sintomi riconducibili al quadro patologico della talassemia E/beta risultano alquanto variabili per alcuni soggetti possono evidenziare le caratteristiche della beta talassemia minor, oppure della talassemia intermedia oppure della talassemia major; invece i soggetti omozigoti per l’emoglobina E non presentano segni clinici. Altre notizie su http://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?Lng=IT&Expert=2133. Continue reading

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Quadro clinico di una malattia autoimmune

Quadro clinico di una malattia autoimmune

I soggetti che sono affetti dal quadro clinico di una malattia autoimmune evidenziano dei sintomi aspecifici che si traducono con l’insorgenza di alterazioni facilmente riscontrabili attraverso un semplice esame del sangue, e tra le anomalie più tipiche ci sono l’eventuale presenza di autoanticorpi tra cui quelli anti-nucleo o ANA, ENA, AMA, anti-DNA, anti-fosfolipidi. Ma per formulare la corretta diagnosi di una malattia autoimmune è necessario prendere in considerazioni altri parametri a livello ematico quali: bassi livelli di leucociti, una riduzione dei valori di emoglobina, una condizione di piastrinopenia. Questo tipo di anomalie a livello ematico si riscontrano in presenza di un meccanismo di autoaggressione diretta verso le cellule del sangue, così come verso la pelle, i muscoli, le articolazioni o i tessuti che rivestono e compongono gli organi. Si rinvia per altre informazioni all’articolo Metaemoglobina fisiologica e malattie.

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Approfondimenti

Emoglobina C: quadro clinico

Emoglobina C: le caratteristiche di questa forma di emoglobinopatia

Tra le anomalie che rientrano nell’elenco delle emoglobine di tipo patologico bisogna menzionare anche l’emoglobina C tipica della razza negra, per poter diagnosticare questa mutazione si esegue l’elettroforesi a pH acido su acetato di cellulosa con cui è possibile riscontrare delle emoglobine anomale tra cui non solo la Hb C ma anche la Hb F. L’emoglobina C è un’alterazione da ricondurre ad una mutazione genetica che riguarda la beta globina, per cui si viene a verificare la sostituzione di un acido glutammico con una lisina in posizione 6 nella catena globinica. Questa forma di emoglobinopatia spesso è aggravata nello stato in eterozigosi dall’emoglobina S a cui si associa una grave forma di anemia. Tale forma patologica si evidenzia con maggiore incidenza nell’Africa Occidentale in Paesi come il Burkina Faso, la Costa d’Avorio, la Ghana, il Togo, il Benin, si riscontrano casi anche nella popolazione di colore nei Caraibi e nel Nord Africa. Per approfondimenti si rimanda alla lettura dell’articolo Emoglobina s: diagnosi e cura. Continue reading

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Emoglobina Lepore: tipologie e quadro clinico

Emoglobina Lepore: cosa è

L’emoglobina Lepore è dovuta alla struttura della catena globinica, che prende il nome dalla famiglia nella quale è stata diagnosticata per la prima volta l’anomalia. Questa alterazione, che ha una maggiore incidenza nelle regioni del Bacino del Mediterraneo, è dovuta alla presenza di un patchwork tra i geni globinici beta e delta. Un soggetto è considerato eterozigote per questa malattia genetica si parla dunque di individuo Hb ALepore, quando solo un gene globinico è un patchwork; quando invece un soggetto è omozigote, definito individuo Hb LeporeLepore, allora presenta alteraztii due geni globinici; infine si definisce eterozigote composto l’individuo Hb Lepore-β-talassemia, che presenta due geni beta globinici. Riassumendo quindi i tratti con cui si palesa questa malattia genetica si può affermare che esistono tre tipologie di emoglobina Lepore definite: Olanda, Baltimora, Boston, ognuna delle quale si caratterizza per un differente punto della sequenza aminoacidica in cui avviene la fusione delle catene b e d, ossia il crossing-over che dà luogo alla struttura delle catene anomale. L’emoglobina Lepore viene sintetizzata in misura ridotta, per tale motivo viene spesso associata alle diverse forme di β-talassemiche. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di Emoglobina valori normali e condizioni di emoglobinopatie. Continue reading

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Emoglobina valori bassi: quadro clinico

Emoglobina valori bassi come si manifesta questa carenza

Il controllo del tasso di emoglobina permette di individuare valori bassi segnalando così eventuali condizioni anomale da ricondurre ad un cattivo funzionamento del corpo umano. Una riduzione della concentrazione di questa proteina rivela principalmente un deficit degli atomi di ferro, questa carenza viene anche comunicata all’organismo attraverso una serie di  sintomi caratteristici, ed infatti sono manifestazioni rivelatrici dell’emoglobina bassa il marcato pallore che colpisce soprattutto il viso, interessando le labbra e le gengive; il soggetto percepisce anche ronzii alle orecchie, formicolio a mani e piedi, sensazione di vertigini, debolezza generale, tachicardia, respiro affannoso. Questi fastidi devono essere avvertiti dal paziente come dei campanelli d’allarme, per questo è opportuno non esitare e rivolgersi al proprio medico curante, il quale prescriverà una serie di esami, tra i quali l’esame del sangue e nello specifico l’emocitrometrico che permette di analizzare la composizione ed il volume dell’emoglobina. Altre informazioni su Valori emoglobina e carenza di ferro. Continue reading

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