In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, investire in ambito finanziario non è mai semplice. L’avvento della pandemia, infatti, ha causato un clima di incertezza per il futuro, nonostante il forte rally avvenuto sui listini negli ultimi quindici mesi. La grande spinta in avanti di tutti i listini mondiali, dovuta in primis all’ingente liquidità immessa sui mercati delle banche centrali, fa sorgere più di qualche dubbio ai risparmiatori.
Molti, non a torto, si chiedono quanto proseguirà la fase “toro” dei listini e se non sia il caso di modificare le proprie strategie di Trading online. Al di là di quanto proseguirà questa corsa dei mercati, da alcuni definita per certi versi “folle”, i trader meno avventati, quelli definiti “cassettisti” perché investono non in maniera speculativa, potrebbero ritenere propizio il momento per chiudere posizioni in guadagno o vendere titoli che, dopo anni di ribassi o stagnazione, hanno recuperato una buona fetta del terreno perduto in precedenza.
Healthcare, un settore storicamente più resiliente
La scelta dei comparti nei quali investire, di conseguenza, diventa oggi più che mai fondamentale, cercando di selezionare quei titoli che, potenzialmente, potrebbero dimostrarsi più resilienti anche in presenza di una correzione o storno dei mercati. In questo contesto vanno inquadrate le aziende quotate in Borsa facenti parte del settore healthcare, che già lo scorso anno, in un momento di profonda crisi e panico dei mercati, si sono dimostrate anticicliche o hanno retto meglio l’onda d’urto della pandemia.
Il tema della salute, d’altronde, è tornato ad essere di primaria importanza per qualsiasi nazione. E quanto emerso durante i primi mesi dell’emergenza sanitaria, con una fetta consistente degli stati più evoluti in chiara ed evidente difficoltà nel curare i propri pazienti, non ha fatto altro che aumentare le spese da stanziare in ambito sanitario, onde evitare che in futuro possano verificarsi situazioni simili a quelle vissute sino a pochi mesi fa
Investire una parte dei propri risparmi in titoli del settore healthcare, la cui traduzione letteraria equivale a “assistenza sanitaria”, potrebbe risultare una mossa saggia. D’altronde, questo settore si è dimostrato storicamente meno volatile rispetto ad altri, pur in un contesto, come quello azionario, in cui il rischio da accettare non è certamente basso.
Studio genetico e terapie geniche: perché sono così importanti
Un mondo, il settore healthcare, particolarmente ampio e variegato, dove fanno parte tutti i comparti del mondo sanitario, nessuno escluso. Se in questo periodo, per quanto ovvio, i rialzi più robusti sono stati messi a segno da quelle imprese del settore farmaceutico che hanno scoperto come sconfiggere il covid tramite il vaccino, non appena archiviata l’emergenza sanitaria potrebbero recitare un ruolo da protagonista le aziende operanti nello studio genetico e delle terapie geniche.
Nel mondo, purtroppo, esistono oltre 10000 malattie causate da una mutazione di un singolo gene del DNA umano. L’editing genetico, come noto agli esperti del settore, comporta la sostituzione, la modifica o l’inserimento del DNA all’interno di un gene e può risultare estremamente importante per combattere malattie di qualsiasi genesi. Gli investimenti in questo specifico settore, d’altro canto, continuano a crescere costantemente da diverso tempo, sia in ambito privato che pubblico.
E l’aumento è stato ancora più portentoso dopo l’avvento della pandemia, che, come già scritto, ha posto nuovamente di vitale importanza il tema “salute”. Alcune aziende che hanno scoperto il vaccino anti-covid, infatti, erano già al lavoro per scoprire vaccini e cure da applicare nell’ambito delle terapie geniche. E questa maggior attenzione generale nei confronti della tutela della salute individuale, con maggiori risorse da poter impiegare negli studi scientifici, potrebbe essere propedeutica ad una crescita del valore di titoli di queste aziende, grazie a fatturati più consistenti ed utili in costante aumento.