Vitamina D complesso legame con l’emoglobina

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Vitamina D e il rapporto con l’emoglobina

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Un recente studio condotto sulla vitamina D, ha evidenziato un suo delicato rapporto con le concentrazioni di
emoglobina nel sangue, in particolare in quello dei bambini. Lo studio in questione edito sul Journal of Pediatrics, bassi livelli di vitamina D aumentano la probabilità di anemia nei bimbi. Questa ricerca sottolinea un complesso rapporto tra vitamina D ed emoglobina, la proteina globulare presente nei globuli rossi, anche se non è stata ancora provata una vera e propria associazione di causa ed effetto. Non a caso le operazioni relative al binomio bassa vitamina D-anemia, non hanno dimostrato una diretta influenza dello stesso sulla produzione di globuli rossi nel midollo osseo; ugualmente non è stato provato che la vitamina D abbia una diversa capacità di regolare l’infiammazione immunitaria.

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Conseguenze dello studio sulla vitamina D

Lo studio sopra citato, interessato al rapporto chimico e biologico tra vitamina D e concentrazioni di emoglobina, è
stato realizzato su un campione di bambini, in quanto carenze di vitamina D e conseguenti forme di anemia sono
state riscontrate proprio nei più piccoli. I bambini presi in esame per lo studio sulle possibili relazioni della vitamina D con l’emoglobina sono stati ben diecimila, sottoposti ad analisi del sangue. Da quest’ultime è emerso che l’apice di rischio maggiore di anemia si verifica generalmente con una carenza di vitamina D lieve, fissata a livelli inferiori a 30 nanogrammi per millilitro. Per vitamina D si indica un gruppo di ormoni liposolubili costituito da cinque diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti sono la D2 e la D3. La D2 è di origine vegetale mentre la D3 è di provenienza animale. La vitamina D ai accumula nell’organismo mediante soprattutto l’alimentazione ma viene attivata mediante l’esposizione solare, sufficiente anche di breve durata (un quarto d’ora al giorno basta per attivarla).

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