Cos’è l’emoglobina fetale
Nel feto, in particolare nei suoi globuli rossi, è possibile individuare l’emoglobina fetale. Un tipo di emoglobina differente da quella adulta, sotto vari punti di vista ma soprattutto per peculiarità strutturali ben precise. Il feto rappresenta, umanamente parlando la gioia più grande, ma dal punto di vista scientifico, semplicemente il risultato dell’atto di fecondazione attuato tra uomo e donna ma non ancora conclusosi. Il feto però nonostante ciò è un essere vivente in tutto e per tutto, già dotato di forme e caratteristiche dell’essere umano. Il feto, a differenza dell’embrione, non subisce modificazioni negli organi, ma essi maturano in struttura e funzione fino alla fine della gravidanza e quindi al parto. L’emoglobina fetale infatti si differenzia da quella dell’uomo adulto per la presenza di catene gamma diverse da esso, pur mantenendo uguali le catene alfa. Ciò che differenzia le catene gamma dell’emoglobina fetale è il numero di amminoacidi da cui sono composte: differiscono da quelle adulte per 39 amminoacidi. Questo particolare tipo di struttura dell’emoglobina fetale le conferisce una maggiore affinità con l’ossigeno, permettendo una più efficace estrazione dello stesso dal sangue materno.
Peculiarità maggiori dell’emoglobina fetale
L’emoglobina fetale, grazie alla sua potenzialità amplificata nel legare con l’ossigeno, può trasportare fino al 30% in più dello stesso rispetto all’emoglobina adulta! Proprio il trasferimento di ossigeno al sangue del feto mediante la placenta è favorito dalla maggiore concentrazione di emoglobina fetale, più alta addirittura del 50% rispetto al normale. L’emoglobina fetale inizia ad essere sintetizzata attorno alla sesta settimana di gravidanza, andando a prendere il posto delle cosiddette emoglobine embrionali prodotte nelle settimane iniziali del concepimento. Quando il bambino nasce, l’emoglobina fetale costituisce fino al 90% dell’emoglobina totale
caratterizzante i globuli rossi dello stesso; essa poi continua ad essere sintetizzata anche dopo la nascita, ma andando gradualmente a scemare, fino ad arrivare a percentuali irrisorie (8%). Non a caso intorno al primo anno
l’emoglobina fetale è praticamente scomparsa (1%), avendo lasciato campo libero alla tradizionale emoglobina adulta che accompagnerà l’essere umano per tutto il corso della vita.








