Category Archives: Emoglobina glicata

Emoglobina glicata: i valori normali e quando è alta, un focus sul diabete e su tutte le tipologie come ifcc, hba1c, sg, e hb.

Rischio cardiovascolare: non dipende dall’emoglobina glicata

Nessun collegamento tra cuore ed emoglobina glicata

Rischio-cardiovascolare-non-dipende-dai-valori-di-emoglobina-glicata

Rischio-cardiovascolare-non-dipende-dai-valori-di-emoglobina-glicata

Un nuovo studio effettuato di recente ha eliminato qualsiasi connessione tra rischio cardiovascolare e valori di emoglobina glicata nel sangue. La ricerca hapreso in analisi addirittura trecentomila adulti sani ed ha evidenziato cheunendo a fumo e colesterolo alto (principali fattori di rischio per la salute cardiaca) anche informazioni precise sul valore dell’emoglobina glicata, non si hanno maggiori riscontri riguardo il rischio cardiovascolare. Praticamente lo scopo degli studiosi era quello di verificare se l’aggiunta di notizie certe sui valori di emoglobina glicosilata alle percentuali dei più classici fattori di rischio cardiovascolare, potesse migliorare la previsione del rischio di malattie
cardiovascolari. Purtroppo i risultati dell’analisi realizzata non confermanotale teoria: aggiungere informazioni sull’emoglobina glicata non aumenta la capacità di prevedere un rischio cardiovascolare. E non è tutto: le informazioni sull’emoglobina glicosilata non migliorano nemmeno la
previsione riguardante i pazienti già a rischio cardiovascolare. Continue reading

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La cannella, rimedio utile contro l’emoglobina alta

La cannella riduce i livelli di emoglobina

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Varie ricerche empiriche hanno provato che l’assunzione costante e regolata di cannella riduce i livelli di emoglobina glicata nel sangue, in sole dodici settimane! Ridurre i livelli di emoglobina glicata nel sangue è vitale in pazienti diabetici, in quanto in concentrazioni elevate tende a perdere la sua fisiologica funzionalità di trasporto dell’ossigeno ai tessuti producendo effetti contrari e devastanti. Una tazza d’infuso di cannella è quindi un vero toccasana per chi presenta tale alterazione, il più delle volte spia della presenza di diabete. La cannella fa pensare ai tradizionali bastoncini aromatici intensi e caratteristici, molto utilizzati per condire piatti sia dolci che salati. Come già evidenziato, le proprietà salutistiche della cannella sono molte e varie: oltre a tenere a bada i livelli di emoglobina in circolo nel sangue, la sua corteccia ad esempio ha un potere altamente antiossidante, inoltre favorisce la funzione digestiva e supporta il metabolismo dei carboidrati. Quest’ultimo è un parametro molto importante da tenere sotto controllo, in quanto ad una sua alterazione consegue un rischioso accumulo di grassi, soprattutto a livello addominale, una delle cause principali provocanti il diabete. Continue reading

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Glucometro per l’automonitoraggio glicemico

Glucometro per l’automonitoraggio glicemico

Il controllo della terapia farmacologica e gli accorgimenti alimentari apportano degli effetti positivi sul diabete, per cui l’uso del glucometro della glicemia è una prassi utile per il soggetto diabetico che in questo modo può misurare il tasso di glucosio nel sangue. Si tratta di un dispositivo medico portatile che deve essere quotidianamente usato dai pazienti diabetici, soprattutto coloro che seguono una terapia insulinica, per favorire l’automonitoraggio domestico della glicemia. L’importanza della valutazione dei livelli glicemici si traduce in una stretta collaborazione tra medico e paziente visto che grazie all’automonitoraggio glicemico è possibile intervenire prontamente per un riadattamento della terapia ipoglicemizzante seguita dal diabetico, valutando inoltre l’appropriatezza dello schema insulinico adottato. I dati forniti dal glucometro permettono anche di prevenire gli episodi di ipoglicemia ed i casi di iperglicemia cercando di prevenire eventuali episodi di crisi ipoglicemica, allo stesso tempo è possibile intervenire in tempi rapidi in situazioni di scarso controllo del diabete, riducendo l’entità degli aumenti dei valori glicemici. Un altro vantaggio a scopo preventivo per il trattamento del diabete si ottiene mediante l’automonitoraggio glicemico con lo scopo di scongiurare la comparsa delle complicanze tipiche del diabete. Altre informazioni su Livelli di emoglobina glicata ed equilibrio glicemico. Continue reading

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Emoglobina glicata gold standard per valutare il compenso glicemico

Emoglobina glicata gold standard: la sua importanza diagnostica

In ambito clinico la misurazione dell’emoglobina glicata rappresenta attualmente il gold standard per la valutazione del compenso glicemico dal momento che costituisce uno dei criteri diagnostici per la diagnosi iniziale del diabete mellito, ed inoltre viene utilizzato per rilevare periodicamente la glicemia a lungo termine ma anche per valutare l’efficacia della terapia consigliata dal medico al paziente diabetico. Per rilevare tali dati basta un campione di sangue da cui determinare i livelli dell’emoglobina glicata, ossia della proteina legata a molecole di glucosio, che viene misurata nel paziente dopo un digiuno di 3 ore, ma non è richiesto un digiuno assoluto e prolungato. Il processo di formazione di questa frazione di emoglobina avviene regolarmente quando una quota della proteina si lega chimicamente al glucosio, anche nei globuli rossi, la glicazione avviene regolarmente nei soggetti sani attenendosi a livelli normali, mentre nei soggetti diabetici a causa di un’elevata glicemia media si registrano valori eccessivi di emoglobina. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Livelli di emoglobina glicata ed equilibrio glicemico. Continue reading

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Nefropatia diabetica: complicanza dell’emoglobina glicata alta

Nefropatia diabetica

Tra le complicanze del diabete dovute alla persistenza di valori alti di emoglobina glicata bisogna menzionare l’insorgenza della nefropatia diabetica, una malattia che gradualmente e lentamente peggiora in maniera irreversibile compromettendo la funzionalità renale. A causa quindi del mancato controllo glicemico la popolazione colpita da diabete mellito di tipo 2 tende a sviluppare tale complicanza dopo circa 15-25 anni dalla prima diagnosi della malattia cronica, si evidenzia infatti che tanto più a lungo la persona soffre di diabete, tanto maggiore è il rischio di sviluppare la suddetta complicanza. La nefropatia diabetica rappresenta il principale fattore eziologico dell’insorgenza dell’insufficienza renale cronica, nello specifico il decorso della nefropatia diabetica verso il quadro clinico dell’insufficienza renale è favorita anche dai valori alti della pressione arteriosa, per cui si deduce che i pazienti diabetici affetti da ipertensione ed ipercolesterolemia sono esposti maggiormente al rischio di un peggioramento del quadro clinico. Il rischio di insorgenza della nefropatica diabetica ed il suo decorso può risentire di diversi fattori che giocano un peso rilevante nella genesi di tale patologia, si tratta di condizioni quali: una storia familiare caratterizzata da diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Emoglobina A1c: il legame con il glucosio. Continue reading

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Emoglobina glicata e nicotina: l’esposizione a complicanze dei soggetti diabetici

Emoglobina glicata e nicotina

Lo stretto legame tra emoglobina glicata  e nicotina è stato avvalorato grazie anche ad un’evidenza scientifica: uno studio condotto presso la California State Polytechnic University di Pomona ha identificato nella nicotina la causa principe dell’incremento dei livelli di glicemia, a cui si aggiunge poi una maggiore esposizione al rischio di sviluppare le complicanze legate al diabete ed al fumo. I ricercatori della California State Polytechnic University di Pomona hanno raccolto una serie di dati che avvalorano gli effetti negativi della nicotina sui livelli di emoglobina glicata specialmente se si è affetti dal diabete. L’emoglobina glicata è un valido indicatore dei livelli di zucchero nel sangue, ed anche se non è ancora del tutto chiaro il meccanismo emerge che  più alto è il livello di nicotina più alta è la concentrazione di HbA1c, questa reazione è stata confermata così per la prima volta in maniera scientifica, stabilendo tra l’altro il legame tra nicotina e complicanze del diabete quali: problemi cardiaci, danni nervosi, ictus, insufficienza renale. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Valori alti di emoglobina fumo: carbossiemoglobinemia. Continue reading

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Diabete gestazionale e Test di Carpenter

Diabete gestazionale cosa implica

Non è raro registrare nel corso della gravidanza episodi di diabete gestazionale legati proprio a questo periodo, di solito il disturbo si evidenzia alla fine del secondo trimestre, trattandosi di una condizione asintomatica ma preoccupante è necessario intervenire prontamente per evitare l’insorgenza di ulteriori problemi che possono colpire sia la madre che il feto. Tra i fattori eziologici a cui attribuire l’insorgenza della patologia vi è la produzione dell’ormone lattogeno placentare (hPL) sintetizzato dalla stessa placenta  e che inibisce l’azione dell’insulina, quando a questa causa si associa una certa predisposizione da parte delle donne può verificarsi il quadro del diabete gestazionale, che a sua volta può essere considerato un fattore di rischio che tende a sviluppare in alcuni casi il diabete di tipo II. In genere dopo la gravidanza le donne risolvono questo problema che cessa di ripresentarsi anche se può capitare di riscontrarlo in caso di altre gravidanze. Per maggiori notizie si rimanda alla lettura dell’articolo Fruttosamina: un parametro utile per il controllo glicemico. Continue reading

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Informazioni fornite dall’emoglobina glicata

Informazioni fornite dall’emoglobina glicata a scopo preventivo

Diverse informazioni utili anche a livello diagnostico vengono fornite dall’emoglobina glicata che principalmente in ambito clinico viene impiegata per valutare l’indice di glicemia media dei pazienti diabetici ma anche dei soggetti in salute; inoltre si tratta di un parametro che permette di verificare concretamente l’esposizione al rischio di sviluppare le complicanze del diabete. Nello specifico tanto più alta è la concentrazione ematica di emoglobina glicata e tanto maggiore è la probabilità di andare progressivamente incontro al rischio di sviluppare le complicanze del diabete quali: la nefropatia, la neuropatia, la retinopatia diabetica; inoltre valori alti di emoglobina glicata possono aggravare il quadro clinico del paziente affatto da una malattia cronica come il diabete. Ma l’utilità di questo esame di monitoraggio della glicemia media non si limita solo a questi due punti diagnostici visto che offre anche la possibilità di testare l’efficacia di un farmaco o di una terapia in corso di attuazione; al momento poi si stanno aprendo dei nuovi scenari che permetteranno di adoperare l’esame a fini diagnostici secondo criteri in fase di definizione. Per altre notizie si rimanda alla lettura dell’articolo Livelli di emoglobina glicata ed equilibrio glicemico. Continue reading

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Livelli di emoglobina glicata ed equilibrio glicemico

Livelli di emoglobina glicata

Tenendo conto del tasso di zucchero presente nel flusso del sangue si può rilevare i livelli di emoglobina glicata che indica la quantità di glucosio che si fissa sull’emoglobina in maniera proporzionale al livello di zucchero che entra in circolo. Attraverso il regolare controllo dell’emoglobina glicata o glicosilata (HbA1c) è possibile monitorare l’equilibrio glicemico nei diabetici ma anche nei soggetti che non soffrono di patologie, inoltre attraverso questo parametro è possibile valutare l’efficacia dei trattamenti antidiabetici seguiti nei mesi precedenti all’esame con cui è possibile rilevare il dosaggio dell’emoglobina glicata. In genere i valori di emoglobina glicata risultano essere alterati in tutte quelle condizioni di tipo patologico che implicano delle anomalie relative al numero degli eritrociti e della loro stessa sopravvivenza, in particolare si evidenziano delle alterazione nei valori di HbA1c nei soggetti colpiti da: leucemie, uremia, asportazione della milza, anemie croniche, anemie emolitiche, malaria, iperbilirubinemia severa, ipertrigliceridemia, leucocitosi. Maggiori informazioni si trovano su Emoglobina glicata e glicazione. Continue reading

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Emoglobina glicata e glicazione

Emoglobina glicata: l’irreversibilità della glicazione

I diabetologi assumono l’emoglobina glicata come indice che attesta la qualità del controllo della glicemia di un soggetto, la glicazione è un processo normale che non arreca danni alla salute in quanto entro i livelli considerati normali l’emoglobina glicata svolge la propria funzione. Se invece si evidenziano degli alti livelli ematici di glucosio allora è opportuno tenere sotto controllo i valori in quanto la glicazione è irreversibile: l’emoglobina glicosilata presente nei globuli rossi circola nel sangue per una durata media di 90-120 giorni. Per questo motivo l’emoglobina glicosilata è una misura valida per appurare i valori della glicemia media nel lungo periodo, per tali motivi non subisce delle variazioni significative. Grazie a tali caratteristiche l’emoglobina glicata in ambito medico viene considerato un parametro più utile della comune glicemia nella diagnosi del diabete e nel suo monitoraggio, per questo rappresenta la migliore valutazione del controllo glico-metabolico nel medio e nel lungo periodo. Maggiori informazioni si trovano su Hb emoglobina glicata: per prevedere eventuali complicanze. Continue reading

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